Mimmo Franzinelli racconta una pagina oscura della Seconda Guerra Mondiale
“Furoni vigliacchi o eroi? Si ri utarono di partire per il fronte nella Seconda Guerra Mondiale, non rientrarono da una licenza, fuggirono dalle lande gelate durante la Campagna di Russia, non vollero accettare la Repubblica Sociale dopo l’8 settembre: migliaia di ragazzi – giovanissimi, anche se molti già padri di famiglia, spesso gli unici a portare a casa uno stipendio – nirono davanti ai Tribunali di guerra. Quelli condannati alla fucilazione, subirono l’infamante morte risarvata ai traditori”.
A discuterne sarà Mimmo Franzinelli, storico del fascismo e dell’Italia repubblicana, che nella sua ultima pubblicazione “Disertori – Una storia mai raccontata della Seconda Guerra Mondiale” (Mondadori, 2016) indaga su una pagina ancora oscura della nostra storia: lo fa come sempre con il bisturi del ricercatore scrupoloso, ricostruendo le storie di tanti soldati, nelle più disparate situazioni, le cui drammatiche vicende sono sottratte all’oblio non solo grazie ai diari inediti ma anche al ricordo ancora attuale dei testimoni storici.
Romanino, al tempo dei cantieri in Valle Camonica
Sara Marazzani - Vincenzo Gheroldi
Il volume “Romanino, al tempo dei cantieri in Valle Camonica” raccoglie studi, documenti e indagini sull’attività di Girolamo Romanino per Santa Maria della Neve di Pisogne (1533-1534), Sant’Antonio di Breno (1536 c.) e Santa Maria Annunciata di Bienno (1541).
Le opere per le tre chiese, di proprietà civica, testimoniano gli investimenti e le scelte delle Vicinie locali, nel contesto delle vicende politiche e culturali della Comunità di Valle Camonica del quarto decennio del Cinquecento,“terra separata” della Repubblica di Venezia.
Gli autori ci condurranno quindi alla scoperta di questo importante pittore cinquecentesco che in Valle Camonica ha lasciato numerosi “segni” della sua valenza.
Cielo di Roccia
Con Luigi Marioli nel mondo dei minatori
Dal 5 al al 9 aprile 2016 Artogne ospiterà una delegazione di cittadini di Courcelles, cittadina in Belgio con cui è gemellato. Una delle motivazioni del gemellaggio è data dal fatto che furono molti gli artognesi che negli ultimi decenni del secolo scorso emigrarono in Belgio per motivi di lavoro, trovandolo per lo più nelle miniere di carbone di quel Paese.
Da qui lo spunto per presentare in questa occasione uno degli ultimi lavori letterari dello scrittore esinese che nel suo romanzo racconta le vicissitudini di coloro che, per forza o per scelta, si sono trovati a doversi guadagnare il pane quotidiano scendendo nelle viscere della terra.
Il libro “Cielo di roccia” di Luigi Marioli sarà quindi sì presentato in lingua italiana, ma anche (con l’ausilio di una traduttrice) con alcune spie- gazioni in lingua francese, sperando di fare cosa gradita ai nostri ospiti e amici di Courcelles.
Nello spazio di un cielo
Una visione differente della Valle attraverso le foto aeree di Leo Milani
Guardare la Valle da una prospettiva alt(r)a è l’idea originale di questo volume, una raccolta soggettiva di immaginari fotogra ci aerei, di esplorazione e voli, di traiettorie e percorsi volti a documentare l’intensità e la ricchezza di un territorio tanto speciale.
Riconoscere in un’inquadratura atipica, un luogo, un’area o uno spazio noto è un’esperienza possibile alla quale tutti i lettori sono invitati. Sperimentare l’astrazione percettiva di una visione differente è un’opportunità ed una ricerca ad osare, vivamente consigliata. Attraversare questo volume, avventurandosi tra le sue luci ed i suoi colori, rappresenta un inizio ed un principio; approfondire il ritmo delle sue pagine, uno spunto pieno di ri essione.
La chiave di accesso è a disposizione di ognuno.
Se piace, la si utilizzi per aprire una porta sulle nuvole.
Sospesi nell’aria, guardando laggiù disegnarsi le regole e gli ordini della Valle Camonica: fantastica, così, come mai vista prima.
L’autore, attraverso le nostre domande e con la proiezione anche di immagini inedite non presenti nel volume, ci accompagnera in questo entusiasmante volo immaginario.
"stato di (dis)Grazia"
Poesie e prosa di Daniele Gregorini
L’autore camuno presenta il suo secondo libro
dal titolo “Stato di (dis)Grazia” - raccolta
di poesia e prosa lirica - pubblicato per Gruppo
Editoriale “L’Espresso” sul sito ilmiolibro nel
2014.
Introduce e interviene il Prof. Claudio Maria
Pegorari, Preside dell’Istituto Comprensivo
“F.lli Rosselli” di Artogne e Pian Camuno,
autore della recensione al testo.
Sandra Tolla e Camilla Mangili leggeranno
alcuni testi dell’autore con l’accompagnamento
musicale del compositore e pianista Sergio
Trussardi.
“Disabile a chi?”
Come raccontare la diversità
Da anni la Cooperativa Azzurra di Darfo Boario
Terme e la Cooperativa “Il Cardo” di Edolo lavorano
nel campo della disabilità, unendo sapientemente
al percorso educativo una forte dose di creatività e
immaginazione che aiutano i pazienti a trovare gli
strumenti per esprimersi al meglio.
Ne sono nati il volume “Sfa Chè?” e la rivista mensile
“Zeus!”, due esempi di libera espressione sospesa tra
ironia e poesia quotidiana: nuovi modi di raccontare
senza pietismi il mondo della disabilità, restituendole
tutta la vita che lo pervade.
La voce della memoria
I ricordi nelle parole degli anziani di Gianico
Mario ha 99 anni, Caterina 97: sono le due
memorie storiche più longeve di Gianico.
Nelle loro parole ci sono i ricordi di una vita
intera: l’infanzia, il dramma della guerra, le
amicizie e gli amori, il lavoro, la pensione,
la serenità dei nostri giorni.
Sono le prime due storie raccolte dal progetto
“La Voce della Memoria” del Comune
di Gianico, che associa dei giovani
intervistatori agli anziani del paese, creando
un legame che unisce in un racconto le
diverse generazioni della Comunità, sospese
fra passato, presente e futuro: sarà
una serata per entrare in queste storie, fra
le parole dei protagonisti e le fotografie dei
loro album familiari.
UADJET
Giancarlo “Dj Molla” Facchini
Giancarlo “Molla” Facchini, giovane loverese residene ad Artogne e laureato in ingegneria gestionale, è dal 2001 deejay e produttore discogra co sotto svariati pseudonimi.
Si è esibito su palcoscenici prestigiosi e ha collaborato con le etichette e gli artisti più importanti della scena EDM italiana.
Insieme all’amico piemontese Andrea “Frisk” Lazzero ha intrapreso nel 2015 la stesura del romanzo/triller “Uadjet” pubblicato dalla casa editrice Cicorivolta riscuotendo un notevole e inaspettato successo.
Gli autori, oltre a condividere ed illustrare il loro lavoro letterario, ci intratterranno con musica disco alla consolle per una dinamica serata in compagnia. Seguirà piccolo rinfresco.
Pinocchio in Valle
L’edizione del capolavoro di Collodi in dialetto camuno
E se il celebre burattino parlante fosse stato scritto in Valle Camonica?
Da questo quesito si muove la pubblicazione di Raffaele Damiolini, che ha recentemente pubblicato “Pinocchio – La favola di Collodi in rime dialettali”: una rivisitazione locale della celebre opera letteraria attraverso le strofe dialettali e le preziose illustrazioni.
Ce ne parla l’autore, fra parole e immagini.
Neanche con un fiore
La battaglia contro la violenza sulle Donne
Lo scorso 22 novembre l’iniziativa VivaVittoria ha ricoperto la Piazza di Brescia di tessuti creati da tutta Italia per testimoniare contro la violenza sulle donne. Si tratta solo di un tassello di una più ampia rete di sensibilizzazione contro una preoccupante piaga della nostra società: anche la Valle Camonica si sta impe- gnando in questa battaglia, come testimonia l’apertura a Darfo Boario Terme dello Sportello Antiviolenza, unico in Provincia in Brescia, che ad oggi ha preso in carico 48 donne, di cui tre messe in protezione, e eroga consulenza psicologica e legale, oltre a promuovere attività di sensibilizzazione e formazione sul tema.
In dialogo fra loro saranno il Consigliere del Comune di Darfo Boario Terme Alice Piccinelli, la dott.ssa Fiorella Cossetto della “Casa delle Donne di Brescia” e un gruppo di donne che ha partecipato a Viva Vittoria.
In anteprima assoluta, saranno proiettate le fotogra e sul tema scattate dal fotografo Andrea Restello.
Come una carta caduta dal mazzo
Il nuovo romanzo di Luca Dalla palma
Uno... tre, molteplici sono i punti di vista attraverso i quali ci viene presentato Michele dall’autore: ora è il suo migliore amico a parlarne, ora suo padre, ora sua sorella, ora lui stesso presenta alcune sfaccettature della sua personalità... E il lettore viene trascinato in questo vortice di voci e di pensieri senza nemmeno accorgersi e si lascia trasportare alla scoperta di questo mondo a tratti misterioso, a tratti inquietante, a tratti sorprendente e soprannaturale...
E i colpi di scena sono ad ogni svolta di pagina.
Il protagonista di questo secondo romanzo di Luca Dalla Palma è infatti un personaggio di spessore e di animo profondo. Un uomo che lotta con tutte le sue forze contro le dif coltà che incontra lungo la sua strada ed ogni volta ne esce vincitore, perché si af da sempre, non senza qualche delusione, a quelli che sono i grandi valori della vita: la famiglia, l’amicizia, l’amore e la fede.
E tra le righe di questo splendido romanzo, tra le caratteristiche speciali di Michele, nelle continue prove da affrontare, nella sua autoironia, più volte sembra di riconoscere i tratti distintivi dell’autore...
E con lui, ancora una volta, scopriamo che vale sempre la pena rischiare ed accettare la s da!
Sarà il giovane autore, con la sua inconfondibile simpatia e carica umana, a spiegarci meglio il senso della “carta caduta dal mazzo”.
Col piede giusto
Passeggiata letteraria per lettori e camminatori
Attraversare un bosco signi ca entrare in un mondo vivo e pulsante, carico di memoria e di storie. Crediamo che la conservazione dell’ambiente e dei sentieri di montagna passi anche da progetti culturali: da qui la voglia e la curiosità di trascorrere un po’ di tempo a stretto contatto con la natura di casa nostra con una passeggiata che, partendo dalla Frazione di Acquebone, passando per località Roncasello, giunge no alla zona panoramica del Dosso Superiore.
I boschi e i castagneti che attraverseremo saranno quindi il palcoscenico naturale per raccontare dell’incontro tra uomo e natura; letture di brani di autori diversi, in cui si respira l’anima degli spazi aperti, accompagneranno il passo del camminatore cercando un dialogo di volta in volta serio o giocoso con la natura che ci accoglie, ci ospita, ci guarda e ci ascolta.
Da le ses a le dò da le dò a le des
Spettacolo teatrale in dialetto bresciano
Gli odori acri e persistenti, i rumori assordanti, le luci abbaglianti e il caldo insopportabile, l’aria irrespirabile, opprimente, nociva, il lavoro pesante, il pericolo, incombente e presente come un’ombra, sembrano dipingere il quadro di un luogo terribile, apocalittico.
Ferriera, parola che evoca fuoco e metallo, tempi arcaici durante i quali il termine uomo era sinonimo di lavoro e ordinaria era la precarietà della sua esistenza. Ferriera, luogo del quotidiano, del reale, luogo intriso di storia; storia famigliare, indissolubilmente legata al nostro territorio, alle nostre valli e pianure, luogo che racconta la nostra memoria, la nostra appartenenza, la nostra identità, dentro ad un tempo cambiato, trasformato, lontano, ma costantemente narrato dalla nostra lingua, nelle parole di chi c’era e nelle parole di chi, oggi, impregnato di quei segni, le rievoca.