Sembra sia impossibile non trasformare la lettura scolastica de “I promessi sposi” in una sofferenza. Eppure questo romanzo, se lo leggiamo facendo finta che sia un altro libro, è anche e soprattutto un vero godimento. Lo dimostra il piacere che il romanzo regala a chi lo prenda in mano a distanza di anni, fuori dai banchi del liceo: nel tempo si forma così un club di amanti dei Promessi sposi, che rivelano con un certo imbarazzo la loro perversione e i piaceri indicibili che ne ricavano. Manzoni è un autore crudele? Cosa lo accomuna a Cormac McCarthy? E cosa vuole veramente Don Rodrigo da Lucia? In questa sorprendente lezione, lo scrittore Raul Montanari ci rivela i segreti di questo romanzo senza tempo.
Venerdì 4 settembre · 21:00 Costa Volpino · Cinema Iride
FRANCESCA MANNOCCHI
Vittime o carnefici. Il racconto di conflitti e migrazioni in Nordafrica e Medioriente
Francesca Mannocchi è giornalista che si occupa di migrazioni e conflitti e collabora con testate italiane e internazionali, realizzando reportage in Siria, Iraq, Palestina, Libia, Libano, Afghanistan, Egitto, Turchia, Yemen. Raccontare guerre e migrazioni significa consegnare a chi legge un tassello di mondi che non avrebbero potuto raggiungere altrimenti, impegnando la principale risorsa di un osservatore: il tempo. E questo conduce inevitabilmente a riflettere sul senso della parola “vittima”, interrogandosi sulle nostre responsabilità nella creazione di un immaginario al di qua del mare. Il percorso di questo incontro attraverserà confini e temi partendo dalle storie dei singoli, unici mattoni possibili della costruzione di un senso collettivo.
Domenica 6 settembre · 21:00 Pisogne · Sala Culturale De Lisi
Alda Merini è stata una poeta, non una poetessa. Rock, ribelle, sopra le righe, contro ogni forma di convenzione e d'ipocrisia. Una donna impossibile da contenere entro i bordi di una pagina perché i suoi versi e la sua storia esondano, invadono la vita. Annarita Briganti, firma di La Repubblica e autrice di “Alda Merini. L’eroina del caos” (Cairo Editore, 2019), ripercorre la sua storia, grazie ad affascinanti ricostruzioni dell'epoca e a molte preziose interviste interrogando le voci di chi c'era per raccontare gli aneddoti, i pensieri, i retroscena, in presa diretta. Un ritratto che illumina la vita di Alda con un taglio sghembo e partecipe, come il sole che tramonta sui Navigli, facendo brillare l'acqua e regalando ai nostri giorni ordinari una nuova magia.
Venerdì 11 settembre · 21:00 Breno · Cinema Teatro Giardino
Vincitore del Premio Strega 2020, “Il colibrì” (La nave di Teseo) è il romanzo rivelazione dell’anno, l’affresco dell’Italia degli ultimi decenni tracciato da Sandro Veronesi. Marco Carrera è il colibrì: la sua è una vita di continue sospensioni ma anche di coincidenze fatali, di perdite atroci e amori assoluti. Non precipita mai fino in fondo: il suo è un movimento incessante per rimanere fermo, saldo, e quando questo non è possibile, per trovare il punto d'arresto della caduta - perché sopravvivere non significhi vivere di meno. Intorno a lui, Veronesi costruisce un mondo intero, in un tempo liquido che si estende dai primi anni Settanta fino a un cupo futuro prossimo, quando all'improvviso splenderà il frutto della resilienza di Marco Carrera: è una bambina, si chiama Miraijin, e sarà l'uomo nuovo.
La pandemia da Covid-19, manifestatasi in Cina nel dicembre del 2019 e poi dilagata in tutto il pianeta, ha scatenato i suoi effetti più feroci e devastanti nelle province di Bergamo e Brescia, che da sole, a fine aprile 2020, contavano la metà dei morti da Coronavirus di tutta la Lombardia, che a sua volta aveva la metà dei morti dell'intera Italia. Questo volume ricostruisce, con una grande quantità di testimonianze e dati, quello che è accaduto fra la fine di febbraio e la conclusione del lockdown. Tra errori, eroismi, lutti, paure e ansia di rinascita, l'obiettivo è provare a capire perché questo flagello si è abbattuto proprio sul cuore più moderno e produttivo della Lombardia, dove il numero di morti è paragonabile, considerando le vittime civili, a quello della Seconda Guerra mondiale.
Domenica 4 ottobre · 21:00 Darfo Boario Terme · Cinema Garden
BEPPE SEVERGNINI
in collaborazione con: comune di angolo terme comune di gianico comune di pian camuno
Chi sono i neoitaliani? Siamo tutti noi, che abbiamo attraversato la stranissima primavera del 2020 e ora affrontiamo un futuro incerto. Beppe Severgnini non ha dubbi: "Dalla bufera siamo usciti diversi. Peggiori o migliori? Direi: non siamo andati indietro. A modo nostro, siamo andati avanti. “Neoitaliani” ruota intorno a una sorta di manifesto: “50 motivi per essere italiani”. Un modo insolito e brillante per spiegare chi siamo, e capire chi potremmo essere, in un racconto - divertente, commovente, stimolante – che vi convincerà che i neoitaliani sono pronti a fare cose nuove. Non sappiamo quali e non sappiamo quante e non sappiamo quando. Sappiamo, però, che dipenderà da noi. Noi siamo italiani. Non sottovalutateci mai.